Chi non conosce Kenshiro?
Era un cartone animato (anime) giapponese degli anni ’80 che ha tenuto per anni incollati alla tv numerosi bambini e adolescenti di quel periodo.
Ero una bambina ma lo guardavo con un misto di attrazione e tristezza in quanto la vita di questo guerriero e l’ambientazione della sua storia erano un tantino tristi…giusto un pelo!
Il fascino di Ken era la capacità che aveva di fare esplodere i suoi nemici in modi bizzarri utilizzando dei particolari colpi inferti su precisi punti dei loro corpi (tecnica della scuola di Hokuto).
Li massacrava scagliandogli addosso le sue dita a una velocità fotonica, in varie zone del corpo, calcolando con precisione i secondi che ci sarebbero voluti perché esplodessero e… Boooom! Sangue e pezzi di corpo ovunque!
Una scena proprio adatta a dei bambini 🙂
A parte il provare tutti quei punti di pressione sui numerosi cani e gatti che avevamo in quel periodo (che per fortuna non sono mai esplosi), sono sempre stata attratta da tutte quelle tecniche curative (l’opposto di quelle che usava Ken) che sfruttano la stimolazione della pelle con una precisa mappatura sul corpo.
Specialmente mi attrae la conoscenza di tecniche per risolvere un problema agendo su zone distanti (dove risiede la causa) in apparenza non collegate ai dolori.
Ad esempio:
“Le spalle e la zona lombare sono connesse”
Questa loro connessione spiega come mai rilassando in profondità i muscoli delle spalle, con le giuste stimolazioni, anche i muscoli della parte bassa della schiena (lombare) ne beneficiano.
Chi fa un lavoro prettamente sedentario spesso soffre di dolori lombari pur non eseguendo sforzi intensi.
Il mantenere a lungo una posizione seduta obbliga a incurvare la schiena con la conseguenza che i muscoli interessati (sacrospinale, multifido, rotatori, ecc) “spingono” la schiena in direzione del collo e anche la zona lombare viene “tirata” in direzione della testa.
Quando una persona che svolge una vita sedentaria viene in studio lamentando dolori alla schiena è utile tenere presente che l’origine del disagio si trovi nella zona del collo/spalle irrigiditi dallo sforzo eccessivo.
Per questo la mappatura dei punti su cui lavorare (utilizzata in Touch Balance Technique) e la giusta metodologia e comprensione del problema permettono al terapista di lavorare sui dolori dei pazienti liberando sia le zone colpite che quelle dove risiede la causa del disagio.
(parte della mappatura del First Actions)
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