“Dott.ssa non so cosa ho fatto di così strano, mi sono semplicemente chinato a prendere la penna per terra e ho sentito un dolore fortissimo alla schiena…non sapevo più come raddrizzarmi!”
oppure
“Dott.ssa le giuro che non ho fatto nessun movimento particolare, ieri mattina mentre stavo lavando la faccia nel momento che mi sono chinata verso il lavandino un dolore mi ha trafitto la schiena e ora non riesco né a stare dritta né a piegarmi…sono disperata!”
Questi e moltissimi altri racconti ho sentito e sento nel mio studio e quasi tutti sono accompagnati da una domanda finale:
“Come mai mi sono bloccato? Qual è la causa?“
Ogni giorno siamo sottoposti a una moltitudine di stress causati dall’ambiente, da come viviamo e da come usiamo il nostro corpo per svolgere le normali attività giornaliere.
Valutiamo quasi sempre il singolo episodio scatenante (un colpo d’aria, un movimento particolare, la penna raccolta, il rifare il letto, ecc) senza pensare a come ci maltrattiamo da anni.
A parte i dolori da traumi diretti (un colpo, una caduta, un incidente, ecc) anche una posizione inadeguata in una qualsiasi delle attività della vita quotidiana può significare un trauma del sistema fasciale.
(Se non hai idea di cosa sia il sistema fasciale puoi vedere il breve video in fondo all’articolo, leggere gli altri articoli e pagine del blog)
Una postura errata conduce in primo luogo a uno squilibrio e, successivamente, a restrizioni del sistema fasciale che con il tempo diventano dolorosi e con una mobilità limitata.
Ricordati che il sistema fasciale collega funzionalmente tra loro tutti i componenti corporei dando la forma al nostro corpo…senza il sistema fasciale saremmo come dei budini ripieni di ossa.
Quando avverti un dolore in una zona del corpo devi sapere che ciò è provocato da uno squilibrio globale del sistema fasciale e non da un problema strutturale locale, isolato e fuori dal contesto globale.
Immagina quando ti fai male a un piede e zoppichi assumendo atteggiamenti strani che ti permettano di muoverti provando il minore disagio possibile… tutto ciò conduce a una lenta deformazione della fascia.
Si potrebbe produrre un eccessivo stiramento del legamento esterno del ginocchio e una pressione del menisco mediale e, col tempo, potresti lamentarti di un disagio al ginocchio che difficilmente legherai al passato disagio al piede.
I sovraccarichi mantenuti per lungo tempo e convertiti in abitudini (ognuno di noi ha delle movenze che i nostri amici e familiari riconoscono a colpo d’occhio) possono produrre una serie di danni e fare comparire patologie nelle zone più vulnerabili del corpo.
Purtroppo una persona decide di farsi trattare da un terapista quando la patologia articolare si è già stabilita, non è sempre possibile ottenere un ottimo risultato, con la conseguenza che il paziente entra in un circolo vizioso di dolore e progressiva alterazione della mobilità.
“PREVENZIONE!!
Come porti la tua automobile a fare un tagliando, senza aspettare che cada a pezzi o ti lasci in mezzo alla strada, così dovresti fare con il tuo corpo…
un bel tagliando di controllo!”
Come avrai ben capito, non sono i singoli episodi traumatici (abbassarsi, colpo d’aria, movimento improvviso, ecc) la causa dei tuoi dolori ma posizioni e comportamenti inadeguati, ripetuti un incalcolabile numero di volte durante il giorno, che diventano un’abitudine in tutte le attività.
Pazzesco ma spesso si arriva a provare una sensazione di comodità assumendo la posizione scorretta e una forte scomodità nel momento che si cerca di posizionarsi correttamente.
Ecco che il sistema fasciale perde gradualmente elasticità e flessibilità (invecchiamento) con la conseguenza che movimenti banali possono scatenare dolori acuti all’apparato locomotore e mal funzionamento/patologie dell’apparato cardiovascolare e digestivo.
“Regolarmente l’origine della disfunzione, che provoca il dolore, non è situata dove provi il disagio ma in altre aree spesso sensibili al tatto“
Sai cosa sono quei crepitii che senti quando muovi un’articolazione?
Quella “sabbiolina” quando ruoti il collo?
Questo fenomeno dovrebbe verificarsi specialmente nelle persone anziane ma sta diventando sempre più frequente anche fra i giovani.
Il sistema fasciale delle persone in età avanzata presenta un tessuto principalmente fibrotico (che ha perso molta elasticità, idratazione, ecc), aggravato dalla carenza di movimento, indurito e accorciato che produce i conosciuti crepitii durante il movimento.
Che fare per ostacolare o rallentare l’invecchiamento del tuo corpo?
- Un sano esercizio fisico, che privilegi la mobilizzazione delle articolazioni, sarà sempre da consigliare.
- Regolari “tagliandi di controllo” del sistema fasciale, da un bravo terapista, senza aspettare dolori e restrizioni di mobilità debilitanti.
- Prestare attenzione alla propria postura insegnando al proprio corpo ad automatizzare degli atteggiamenti e movenze sani.
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“Che tu voglia mantenerti in salute, guarire dai dolori o ritardare l’invecchiamento…cosa stai aspettando?
AGISCI ORA!”