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Non tutti conoscono l’Effetto Nocebo…

“Perché ci sono persone che guariscono da malattie molto gravi, o hanno grandi benefici con delle particolari cure, e altre che non ottengono nessun risultato?”

Nel 1957 il dottor Klopfer riportò in un suo studio una storia del dottor West e di un suo paziente, il signor Wright.

Il signor Wright aveva un tumore avanzato (linfosarcoma) e tutte le cure provate avevano fallito: il suo tempo stava per finire.

Il corpo del paziente era dilaniato da tumori grossi come arance e il dottor West pensava che non sarebbe sopravvissuto per più di una settimana.

Il signor Wright desiderava veramente vivere e quando venne a conoscenza dell’esistenza di un nuovo farmaco (Krebiozen) ripose tutte le sue speranze su di esso ma, essendo troppo malato, non poteva aspirare a tale farmaco perché era in fase di sperimentazione.

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“Spesso si pensa che solo alcune persone siano creative per natura e che la maggiore parte di noi abbia una scarsa originalità di pensiero”

Leader si nasce, tutti gli altri sono seguaci, e solo i naturalmente leader possono cambiare il mondo.

Credi anche tu in quello che ho appena detto?

Falso!

Studi e ricerche dimostrano che ognuno di noi può incrementare il proprio quoziente di creatività.

Quando mi sono addentrata nella lettura di questo libro (un po’ pesante ma che offre spunti veramente interessanti), una domanda che mi ha colpita è stata:

Quale browser usi? Internet explorer/safari o Firefox/Google Chrome?

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“Ti sei mai chiesto perché il tuo corpo ha una certa forma / profilo che puoi modificare solo in parte grazie a esercizi fisici e una sana dieta?”

La posizione delle tue ossa, tra i muscoli e dentro il sistema fasciale, determina la direzione dei movimenti.

Le diverse abitudini personali, la postura che adotti durante la giornata, i dolori, il funzionamento irregolare degli organi interni, in complesso, determinano il profilo del tuo corpo.

Cosa significa?

Attività motoria bilanciata e una dieta sana sono utili per migliorare la tua salute e aspetto fisico ma… non bastano.

Quando un parte del corpo smette di ricevere stimoli adeguati, si formano i modelli di intrappolamento miofasciale: gli imbrigliamenti.

Conseguenze?

I muscoli esercitano un eccesso di pressione sui capillari creando una deficienza circolatoria che limita l’assorbimento di nutrienti da parte del tessuto connettivo il quale s’indurisce provocando restrizioni e disfunzioni.

“Il profilo del corpo cambia secondo i modelli d’imbrigliamento del sistema fasciale”

Dato che la superficie del corpo riflette gli imbrigliamenti del sistema fasciale sottostante (superficiale e profondo), in quanto strettamente connessa con loro, lavorando con opportune stimolazioni della pelle si potrà agire in profondità.

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Quando il suo film vinse l’oscar nel 1977, si sentì ripagato per tutti i suoi sforzi, le difficoltà e i disagi che aveva dovuto affrontare.

Con enorme costanza aveva perseguito il suo obiettivo e realizzato il suo sogno.

Fino ad allora non aveva ottenuto che qualche fugace apparizione in pellicole di serie b, era diventato ormai così povero che il suo appartamento era talmente piccolo che non poteva nemmeno aprire la porta senza chiudere la finestra dall’altra parte.

Arrivò il giorno in cui fu costretto, per raccimolare qualche soldo, a vendere il suo cane; il suo cane che adorava più di ogni altra cosa.

Ciò nonostante si presentava con costanza a ogni casting dove veniva immancabilmente rifiutato per la bruttissima dizione e per la faccia da pugile suonato che si ritrovava.

Ma fu proprio il pugilato a dare una svolta alla sua vita quando nel marzo del 1975 assistette all’incontro del grande Mohamed Alì contro un pugile sconosciuto di nome Chuck Wepner.

Quella sera infatti, accadde l’incredibile: il campione venne messo al tappeto da un atleta su cui nessuno avrebbe mai puntato un centesimo.

Quando Sylvester Stallone vide la scena ebbe una folgorazione.

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“Si parla spesso di effetto placebo: la mente influenza enormemente il tuo stato di salute.

Capita di non comprendere quanto veramente una terapia sia efficace e quanto l’idea che essa funzioni influisca sul risultato finale.

C’è un modo per capire che meccanismo di guarigione sta funzionando durante una terapia?”

Ciò di cui parlo è solo un mio parere personale come terapista della salute.

“Siamo fatti per vivere in salute e la malattia è un qualcosa di “innaturale” contro la quale il nostro corpo lotta”

Ogni giorno il tuo organismo dimostra quanto è resistente anche se lo massacri e inquini con uno stile di vita deleterio e con emozioni nocive.

Oramai tutti sappiamo che la salute mentale è lo specchio della salute fisica (e viceversa) così come sappiamo che la fiducia che un terapista comunica al proprio paziente influenza notevolmente la guarigione.

E’ capitato e capita spesso che una diagnosi sbagliata da parte di un medico comprometta la salute del suo paziente causandone addirittura la morte.

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Vai a letto la sera, hai bisogno di riposare perché la giornata è stata pesante e speri di riuscire a recuperare la stanchezza accumulata ma…dormire è un incubo animato dai dolori!

Oppure, passi una giornata dove non sai come posizionarti per stare meglio e non vedi l’ora che arrivi la sera per sdraiarti e diminuire/annullare i tremendi disagi che avverti durante i movimenti diurni.

Se poi vivi sia i problemi di giorno che di notte forse pensi di trovarti già all’inferno e ingurgiti farmaci su farmaci nella speranza che il dolore ti lasci respirare per almeno qualche ora.

Che cosa significa tutto ciò?

Sei nel gruppo dei sofferenti di giorno?

Facile che ti svegli in forma e senza dolori con la grande speranza che finalmente quel disturbo alla schiena (o in altre parti del corpo) ti abbia abbandonato ma…con il passare delle ore i sintomi tornano a farsi sentire fino a raggiungere il massimo dello sconforto a fine giornata.

Hai un solo desiderio: andare a letto.

Il decubito e il riposo ti aiutano a fare sparire/diminuire velocemente i dolori permettendoti una notte di pausa e rigenerazione.

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Era una mattina come tante altre, quando stai lavorando nel tuo studio e i pazienti si susseguono secondo programma.

Immagino che tutti i miei colleghi osteopati abbiano manipolato amici e conoscenti nei luoghi più strani e con “lettini di fortuna” (pavimento, letto, tavolo, ecc).

Quando sei un’osteopata molti pensano che, in qualsiasi situazione ci si trovi, sia possibile imporre le mani, fare due manipolazioni e via che tutto è a posto.

Il problema è differente quando il soggetto che ti trovi di fronte ha dei dolori seri e non si può gestirli con leggerezza su una sdraio ai Caraibi mentre si sorseggia un buon coca e rhum (mi trovavo a Cuba).

Squilla il telefono, è una mia paziente che mi chiede un consiglio per sua madre che si trova seduta in macchina pronta per andare al pronto soccorso.

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La cellulite non è una malattia ma piuttosto un sintomo di una sofferenza dell’organismo.

Vediamo subito di precisare che la cellulite:

• Non viene a causa di un fattore genetico

• Non è vero che una volta che l’hai non te ne puoi più liberare

• Creme e trattamenti estetici danno momentanei miglioramenti ma non sono la soluzione

• Non è un problema della pelle o di grasso (conosco donne in notevole sovrappeso che non hanno la cellulite)

Qual è quindi la causa di questi inestetismi localizzati specialmente sui fianchi, addome e cosce?

E’ un problema circolatorio, muscolare e quindi anche del sistema fasciale.

Puoi fare tutte le diete che vuoi ma se non correggi la problematica disfunzionale del tuo sistema miofasciale sarà ben difficile ottenere i benefici sperati.

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“Sono veramente aumentati i disturbi d’Ansia oppure gli Psicofarmaci vengono prescritti con un’imbarazzante leggerezza?”

Immagina un filmato che comincia con stralci di notizie di vari Tg che annunciano un aumento vertiginoso e costante delle patologie mentali, anche nei bambini…

“Non hai mai pensato che ogni giorno tutta la comunicazione dei media (pubblicità, telegiornali, programmi televisivi, politica, ecc) sia improntata sul farci il lavaggio del cervello inducendoci a sentirci inadeguati, impauriti e, la parola più usata negli ultimi anni, in crisi?”

Tempo fa mi ero imbattuta in un documentario molto interessante: “Psichiatria, un’industria di morte” (lo puoi trovare su YouTube)…

Già solo il titolo del video è angosciante, per non parlare dei suoi contenuti!

Un’ora e 48 minuti di spiegazione di tristi falsità:

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