“HO UNA CALDAIA NELLA TESTA!”
Per parlare con Antonio, un mio paziente, bisogna alzare la voce dato che questa rumore assordante all’orecchio sinistro non vuole andarsene da gennaio.
Ci siamo conosciuti qualche anno fa per un grosso problema di vertigini che non riusciva a eliminare pur avendo provato una moltitudine di cure e fatto svariati esami.
Grazie all’osteopatia, in una seduta il problema delle vertigini era quasi totalmente sparito come anche gli acufeni, messi in secondo piano in quell’occasione, che spesso accompagnano perdite di udito e/o, appunto, le vertigini.
Fortunatamente le vertigini non si sono più ripresentate ma gli acufeni, a periodi, lo tormentano e stordiscono al punto da costringerlo a rinunciare persino al suo passatempo preferito, girare con la sua adorata Harley.
Lunedì è venuto nel mio studio per un dolore acuto alla cervicale e nella speranza di un po’ di sollievo anche dagli acufeni.
Nell’ottobre scorso era riuscito a sconfiggere gli acufeni grazie a 8 sedute nella camera iperbarica ma a questo giro, da gennaio, ne ha fatte ben 16 senza nessun risultato.
Chissà, sarà stata la camera iperbarica (a ottobre) ad aiutarlo o semplicemente gli acufeni come erano arrivati se n’erano andati?
Faccio sdraiare Antonio sul lettino e lo manipolo, per sbloccare la colonna vertebrale dalle varie disfunzioni, per poi passare all’utilizzo di Touch Balance Technique per lavorare nello specifico sul problema degli acufeni.
Una volta terminata la seduta gli ho fornito queste indicazioni:
- Bevi tanta acqua naturale appena arrivi a casa: in questo modo agevoli il trattamento TBT amplificando l’effetto delle stimolazioni dei punti neuro cutanei (con il Touch Care, gesto manipolatorio TBT) e facendo espellere le tossine (quando si sbloccano i tessuti vengono liberate delle tossine) tramite le urine
- Non massaggiarti per due giorni in modo che le informazioni date al sistema nervoso attraverso TBT vengano elaborate al meglio
- Dopo due giorni dal trattamento stimola i punti che descrivo qua sotto.
Utilizza il pollice (o un altro dito se preferisci) nei punti che a breve ti indicherò e pratica un movimento circolare (se conosci TBT puoi utilizzare il Touch Care che è più veloce ed efficace) premendo intensamente ma senza causare lividi e rimanendo sul punto (non fare scivolare il dito sulla pelle).
Il risultato si ottiene quando il sintomo (dolore o malessere) sparisce/diminuisce.
Per i dolori cronici esegui la stimolazione dei punti due/tre volte al giorno per più minuti (4-5 minuti) per volta.
I punti utilizzati derivano dall’agopuntura e sono zone dove piccole formazioni nervose sono raggiunte da particolari connessioni nervose capaci di bloccare il dolore e stimolare la secrezione di endorfine (morfine naturali con effetto antidolorifico prodotte dal corpo).
I punti principali sono sufficienti per ottenere l’effetto desiderato e i secondari rinforzano l’azione di quelli principali.
Il primo punto principale da stimolare, utile anche per problemi di sordità, è situato a due dita di distanza dal bordo inferiore del cranio (occipite), sulla linea mediana della colonna vertebrale.
Il secondo punto principale si trova sulla punta del mastoide, dietro il padiglione auricolare (stimola il punto dalla parte dell’orecchio con gli acufeni).
I punti secondari si trovano sul piede.
Il primo punto secondario è situato fra l’alluce e il secondo dito.
Il secondo punto secondario si trova proprio dietro la caviglia, all’interno del piede, sopra il calcagno e di fianco al malleolo interno.
“Puoi stimolare questi punti sia per prevenire che gli acufeni si ripresentino che come cura, senza temere controindicazioni e senza avere paura di esagerare con il loro utilizzo”
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